I cataloghi dei giocattoli negli anni 90
Pubblicato il 30/11/2025 da Rolenzio | Tag: giochi, natale, catalogo
Si avvicina il periodo natalizio e con esso si mette in moto la macchina del consumismo sotto steroidi. Arrivano le decorazioni per le strade con le luci e le insegne colorate, gli alberi di Natale sempre più stravaganti e si comincia a respirare un’aria diversa. Le TV e i social si riempiono di pubblicità di ogni tipo, come se la nostra voglia di guardare annunci fosse più alta durante il mese di dicembre. Tutto si prepara per il grande giorno e la gente, nei fine settimana che ci separano dal 25 dicembre, sembra in preda a un’isteria collettiva da shopping, sia per i regali che per le varie cibarie.
È anche vero che negli ultimi anni gli acquisti fisici nei negozi sono molto diminuiti per via degli e-commerce. Tuttavia, in questo periodo non sembra del tutto così. Personalmente, negli ultimi anni mi rifiuto di correre come un matto nei fine settimana, rischiando di perdere mezz’ora solo per trovare parcheggio in qualche centro commerciale, e preferisco ridurre al minimo i movimenti. Mi mette ansia stare in mezzo al caos.
In ogni modo, il periodo di Natale non lascia indifferenti, soprattutto i bambini e i loro desideri di giocattoli. Non so se oggi la passione per i giocattoli sia ancora forte come 30 anni fa. Penso che anche quella sia calata in favore dei nuovi babysitter digitali (smartphone e tablet).
Quando avevo 7/8 anni, cioè nei primi anni ’90, questo periodo era meraviglioso per noi. I preparativi in casa, gli addobbi e la raccolta del muschio per il presepe erano sempre presenti, inclusa la tanto agognata “letterina a Babbo Natale”. In particolare ricordo che nei centri commerciali distribuivano i cataloghi dei giochi. Il più famoso e blasonato era quello di Gig, la celebre azienda fiorentina attiva per tutti gli anni ’80 e ’90, poi assorbita da Giochi Preziosi.
Gig non era soltanto una casa di distribuzione: era un marchio quasi mitologico.** Portava in Italia giocattoli che all’estero erano già fenomeni, adattandole spesso al mercato italiano con confezioni e nomi leggermente diversi. Celebri sono stati anche per gli spot televisivi martellanti, trasmessi a tappeto nelle fasce dedicate ai cartoni animati, con quei jingle che sono rimasti impressi nella nostra memoria.
Quei cataloghi erano come una droga. Non facevo altro che sfogliarli ogni giorno. Mi facevo la lista dei giochi che avrei voluto ricevere per Natale. Fantasticavo dentro quelle ambientazioni fatte così bene. I miei giocattoli preferiti erano i Transformer. Credo che avrei speso una fortuna se avessi avuto i soldi all’epoca per acquistarli. In ogni modo, le giornate passavano e l’ansia cresceva ogni giorno fino alla notte di Natale. Qui di seguito riporto alcune scansioni trovate in rete di vecchi cataloghi dei primi anni ’90.