Le AI mi hanno stufato?
Pubblicato il 28/10/2025 da Rolenzio | Tag: Ai, llm
Ho cominciato ad usare gli strumenti Ai nel “lontano “2022 quando chat Gpt ha invaso la rete e di
conseguenza le nostre vite. È stato un evento epocale che ha scosso alle radici il nostro modo di
approcciarsi ai problemi di varia natura e trovare soluzioni. L’emozione dell’effetto novità è stata
grandiosa e noi tutti ci siamo divertiti un sacco, sbizzarrendosi con vari progetti.
Ad esempio, mi sono creato diversi script in python per gestire progetti legati al mondo NFT
(un'altra bolla che è scoppiata e pare morta o quasi), script personali ecc. Insomma, ho usato gli
LLM in tutte le salse. Dopo questo anche i modelli di generazione immagini, soprattutto Stable
Diffusion e derivati.
Dopo 3 anni posso fare un quadro generale della questione secondo la mia esperienza ed evidenziare
alcuni punti controversi.
I large language models non sono onniscienti.
Nel campo della programmazione del codice si arriva ad un buon livello ma più aumenta la complessità
del programma e le richieste, più si va incontro ad una risposta contorna degli LLM. A volte ho
trovato soluzioni più semplici da solo, magari leggendo sui forum o Stack Overflow. Ad esempio, gli
LLM tendono a farti installare un sacco di dipendenze nei progetti, aumentando i problemi relativi
alla compatibilità e alla pesantezza del progetto stesso. Il codice spesso ha funzioni e variabili
in lingua locale, mentre è consigliabile usare l’inglese. Su alcuni linguaggi sono abbastanza
ferrati (python), su altri poco.
La banalità stanca
Sono un tipo che riesce abbastanza bene a riconoscere i pattern. I pattern si manifestano bene nei
modelli AI. Schemi ricorrenti, bias e stereotipi si riescono a cogliere molto bene nelle risposte
fornite dai modelli, perlomeno dopo un po' di utilizzi. Un esempio molto chiaro riguarda gli anni
80. Chiedendo nei prompt contenuti su quel periodo storico vengono fuori sempre le solite “luci al
neon”, le “giacche con gli spallini”, i “Walkman” ecc. Tutti elementi caratteristici di quell'epoca
storica ma pesantemente sovra rappresentati.
A me dà sui nervi tutto ciò. Capisco che può essere comodo ma è necessario sacrificare la nostra
intelligenza così?
Il nostro tempo vale!
Abbiamo un tempo limitato durante la nostra vita. Dobbiamo dormire, mangiare e dedicare del tempo
importante per i bisogni primari (non sto qui ad elencarli tutti). Una necessità impellente secondo
me è quella di alimentare la nostra cultura e il nostro senso critico. Vale la pena perdere tempo e
risorse nel leggere contenuto spazzatura, creato senza un'anima e con 2 click? Si voi mi direte che
c'è il “prompt engineering”, ci sono degli studi ecc.... Cazzate! La quantità di marketing e di
fuffa dietro supera di gran lunga la sostanza. Ci siamo spostati negli anni dalle crypto , agli NFT
ai corsi di AI. I soliti influencer che fino a 3 anni fa ci parlavano di NFT adesso ci narrano ogni
settimana di come il nuovo sistema AI superi quello uscito 2 settimane prima.
Riflettiamo su come usiamo il nostro tempo. Banalmente vale la pena leggere un libro (non
necessariamente “buon”) purché non scritto con chat GPT.
Come sempre ci saranno errori e sviste.
Immagine generata in locale su comfyui